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Secondo me non c'è nulla di più divertente ed educativo che far cucinare i bambini. In primo luogo perché imparano a capire che cosa mangiano, da dove arrivano i prodotti (mi ricordo di essere rimasta basita quando vendendo un documentario ho visto dei bambini americani non riuscire a riconoscere delle patate, se non nel pacchetto di quelle fritte) e questo gli aiuterà anche in futuro nel saper distinguere che cosa è sano e genuino e cosa no.

In secondo luogo penso sia importante perché li responsabilizza. Si sà, la cucina è un luogo potenzialmente pericoloso per un bambino di 4 anni: fuoco, forno, coltelli... non è difficile farsi male, però dare dei piccoli compiti (chiaramente non girare la frittata bollente o scolare dell'olio incandescente) li aiuta a capire che bisogna prestare attenzione quando si fanno determinate cose e li rende partecipi nella preparazione di qualcosa di fondamentale: il loro cibo.

Inoltre penso aiuti anche ad allenare la pazienza e l'autostima: la prima perché gli aiuta a capire che le cose che mangiano sono frutto di un lavoro, il "tutto e subito" in cucina non funziona, specialmente se si vuole mangiare qualcosa di sano e genuino; la seconda perché il creare dal nulla qualcosa, la rende automaticamente qualcosa di speciale e il sapere che è frutto delle proprie mani diventa, non solo cibo per il corpo, ma anche per l'anima. Il cucinare è una specie di magia, si parte da ingredienti semplici, che da soli a volte non sono nemmeno buoni da mangiare, per arrivare a qualcosa di totalmente diverso e buono... e non c'è nulla di più affascinante per un bambino della magia!

Fidatevi dei bambini, dategli la possibilità di esprimersi, anche se si sporcano o sbagliano, non sono stupidi, sono solo degli uomini in miniatura che se fin da subito avranno la possibilità di esprimere se stessi, saranno sicuramente degli adulti migliori di tanti altri.